Tintura naturale
E’ molto difficile ricostruire oggi, con una certa precisione, la storia della tintura.
Già l’uomo primitivo utilizzava le argille e le erbe che trovava per tingere.
Di seguito la sua storia si è evoluta noi sappiamo che il colore dei Papi era il rosso porpora, i Re di Francia avevano portato a corte il blu i paesi Sud Americani amano i colori forti.
Tingere le fibre è una continuazione nel mio percorso di apprendere, è per un tessitore un arrivo preventivato.
Un filato tinto da te porta una certa completezza al tuo lavoro, ha un’altra luce di visione.
I primi approcci alla tintura naturale sono iniziati con un corso alla scuola di Maria Elda Salice a Milano e poi altri corsi in Piemonte da Patrizia Vaiola.
Per me è stato facile inserirmi in questo mondo, sono anche fortunata perché vivo in una regione o cantone dove si trovano facilmente le piante tintoree. E’ bellissimo recarsi nel bosco o nei prati a raccogliere i fiori, le cortecce, le erbe. La natura ci dona tantissimo, bisogna solo raccoglierle e usarle.
Certo prima di tingere è necessario mordenzare il filato ed a seconda di quale fibra si usa vi sono diversi tipi di trattamento anche qui senza usare la chimica.
La lana è il filato che più prende colore, ma non dimentichiamo la seta, il lino e la canapa.
Ogni volta che si tinge i colori sono diversi. A seconda della stagione vi sono pure piante che danno variazioni di gradazioni, tutto un mondo da scoprire molto interessante.
Con Elda proponiamo corsi per far conoscere questo straordinario mondo.